MARTEDÌ 5 MARZO ALLE 18 A PALAZZO BADINI #MARTEDÌPOESIA
SECONDO APPUNTAMENTO DELL’ANNO DELL’ORMAI CONSOLIDATO CICLO #MARTEDÌPOESIA, A CURA DI PORDENONELEGGE PER LA DIREZIONE DI ROBERTO CESCON E ALESSANDRO CANZIAN.
PORDENONE – Dopo il primo incontro sul rapporto tra lingue e intelligenza artificiale e i suoi effetti sulle forme poetiche, ospite del secondo incontro sarà il poeta Umberto Fiori. Nato a Sarzana nel 1949, dal 1954 vive a Milano, dove si è laureato in Filosofia. Dal 1973 al 1983 ha fatto parte del gruppo rock Stormy Six. È autore di saggi e interventi critici sulla musica (Scrivere con la voce, 2003) e sulla letteratura (La poesia è un fischio, 2007; Il metro di Caino, 2022) e di un romanzo, La vera storia di Boy Bantàm (2007). Il suo primo libro di poesia, Case, è uscito nel 1986. Sono seguiti Esempi (1992), Chiarimenti (1995), Tutti (1998), La bella vista (2002), Voi (2009), Il Conoscente (2019) e Autoritratto automatico (2023). Il suo ultimo saggio, Le case vogliono dire (Manni, 2023) è una biografia poetica, che ripercorre la propria storia con la poesia a partire dalla formazione fino a passare in rassegna le varie raccolte, punti focali nei quali si manifestano le ragioni formali di un pensare poetico. Innanzitutto le case, le facciate rappresentano l’ovvio, cioè ciò che ci viene incontro, una scena scontata e insignificante che sembra voglia dire. Le case incarnano qualcosa che da fuori interroga l’interiorità e la voce, che per Fiori “è il limite che si impone a ogni intenzione letteraria”. A parlare nelle sue poesie, quando non si limitano a registrare scene dall’esterno, è un io qualunque, un si impersonale come condizione dell’essere in comune; un io qualunque che si esprime in una lingua che nella “normalità” trova i margini delle apparizioni.
Il suo ultimo libro di poesie, Autoritratto automatico (Garzanti, 2023), trae origine dalla collezione, iniziata nel 1968, di oltre 750 foto scattate nelle cabine, che oggi non sono quasi scomparse, alla ricerca della vera faccia, del vero volto inafferrabile di sé. Ciò che accade nella cabina, una macchina meccanica e impersonale, “ci insegna che la nostra faccia è un destino da cui non possiamo difenderci, a cui è impossibile sfuggire”.
A dialogare con Umberto Fiori sarà Roberto Cescon, che insieme ad Alessandro Canzian (della casa Editrice Samuele Editore, partner anche per le pubblicazioni Gialla e Gialla Oro edite in coproduzione con la Fondazione) cura il programma dei martedìpoesia.
Al termine del dialogo leggeranno le loro poesie Giorgio Asquini e Francesco Deotto.
Tutti gli incontri si terranno il primo martedì del mese alle ore 18.00.
L’incontro è a entrata libera, fino a esaurimento posti. È suggerita la prenotazione iscrivendosi attraverso il sito pordenonelegge.it (cliccando alla voce Accedi).
Info: Tel. 0434.1573100 mail segreteria@pordenonelegge.it.
5 marzo 2024, Sala Ellero, ore 18.00
Le case vogliono dire
Incontro con Umberto Fiori. Presenta Roberto Cescon.
Letture di Francesco Deotto, Giorgio Asquini.
GLI AUTORI IN LETTURA
Francesco Deotto è filosofo, traduttore, poeta ed artista visivo. Vive tra l’Italia e la Svizzera, dove ha discusso una tesi di dottorato sul rapporto tra poesia e utopia ed è stato docente a contratto di letterature comparate. È l’autore di diversi saggi che indagano il rapporto tra scrittura, poesia, retorica e filosofia. In ambito poetico ha pubblicato due libri: Avventure e disavventure di una casa gialla (L’arcolaio 2023) e Nella prefazione d’una battaglia (Italic 2018). Alcune sue poesie sono apparse in riviste e in siti come «L’Ulisse», «gammm», «Formavera», «Utsanga», «The Florence Review», «Le parole e le cose», «Officina Poesia», «Versodove». Alcune sue foto sono state pubblicate in Antinomie, DoppiaEsposizione, La Voce di Ginevra, ed esposte al PAB di Portogruaro e al Tirana Art Center.
Giorgio Asquini è nato a Pordenone nel 1972. Laureato in scienze politiche, impiegato pendolare, volontario, lettore, ascoltatore. Ha seguito corsi di lettura e scrittura poetica e ha letto sue composizioni nelle manifestazioni: Il Giardino Segreto (2020, 2021, 2022); Panorami poetici (2022); Festival della Letteratura Verde (2023).