Martedìpoesia

Io chi?: il tema dei martedìpoesia del 6 giugno alle 18.00.

Io, ma chi è io? Cosa è o chi è l'identità che assumiamo o pensiamo di assumere? E ancora chi prende parola in poesia? La voce di un corpo racconta il suo vissuto o è quella di chiunque? Quale voce sentiamo quando leggiamo un testo? Come si può stare dentro e fuori l’esperienza per abbracciare un punto di vista più ampio? Più vicino all'oggettività di una realtà che non sappiamo se effettivamente esiste e in quali modi.

Deleuze parla di «quarta persona singolare», di singolarità, per dire il momento in cui l’esperienza esce dall’individuo per risuonare in quella dell’altro. Ciascun essere umano è incarnato e situato con il corpo nell’ambiente e ciò che percepiamo diventa il nostro mondo, che accade e costruisce l'identità a partire dal nostro agire nello spazio. Il modo di percepire crea in noi un luogo di presenza vissuta dove dentro e fuori si tengono insieme (sono «visti» allo stesso modo), facendoci stare tra le cose, ma al contempo vicini e distanti da esse. Sospesi nell’incompiuto dove spazio e tempo, vivi e morti, esistono simultaneamente.

Da espressiviste a rifunzionalizzate, da interposte persone ad abitudine zero, come sono mutate nella modernità le forme poetiche dell’identità? Si può parlare oggi di identità in relazione alla poesia?

 

Per proporre testi poetici (non necessariamente sul tema) scrivere a info@pordenoneleggepoesia.it inserendo gli stessi nel corpo mail (no allegati). Gli autori di quelli più interessanti saranno invitati a leggere durante il prossimo incontro.

 
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