La lingua modella il vissuto – dialogo con Martin Rueff
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Uno sguardo sulla realtà vivente a partire dalla sua consistenza, sussistenza. La vita che Giuseppe Nibali descrive è fatta di giornate di crolli e sesso dove il linguaggio s’avviluppa alla vicenda, la riflette con la massima aderenza. La vita complessa, pluricellulare, la vita materica fatta di bava ossa e peli che agiscono, figli vivi,
Eucariota – Giuseppe Nibali Leggi tutto »
Alessandro Anil irrompe con estrema originalità nello scenario poetico attuale: nel suo verso lungo, che attinge alla tradizione orientale, la materia si trasforma in vibrazione, fa germinare immagini, ripetute e variate, una sull’altra, che conducono una dominante melodia: la sera e l’auspicio dell’incontro. La sera ha a che fare col sonno, lo stare “sulla
Terra dei ritorni – Alessandro Anil Leggi tutto »
Vincenzo della Mea ha usato GPT-2, prima “addestrandola” introducendo circa 12.000 poesie (ma anche testi di informatica e di neuroscienze) lasciandola poi libera di creare poesia. La seconda fase è stata eliminare da questa super produzione le poesie che avevano troppi debiti o errori grammaticali, tramite dei software progettati dallo stesso autore umano, e
Clone 2.0 – Vincenzo Della Mea Leggi tutto »
Silenzi a più voci, l’opera che per la prima volta fa conoscere al pubblico italiano la poetessa slovena Tina Volarič, tradotta da Michele Obit, è composta da una prima parte di testi scelti dalla sua prima raccolta Cerchi di silenzi polifonici (Krožnice večglasnih tišin, JSKd, 2014), e da una seconda di inediti (Qui cresceva
Silenzi a più voci – Tina Volarič Leggi tutto »